Sono tanti a fingere mete da sogno con colleghi e amici. Con tanto di prove fotografiche. Ma perchè lo fanno?
La ricerca
Da una ricerca effettuata da Jetcoast emerge che il 32% degli italiani mente sul luogo di vacanza. E se alcuni edulcorano il meteo o “migliorano” le qualità degli alloggi, il 32% addirittura inganna sulla destinazione del viaggio, arrivando ad inscenare veri e propri teatrini per fornirsi le prove fotografiche.
E sul mentire l’Italia è superata solo dagli spagnoli e seguita dai portoghesi.
Inoltre gli italiani, popolo di creativi per eccellenza, arrivano anche a comprare wurstel per simulare in foto gambe abbronzate sfruttando le magie della prospettiva, grazie ad uno sfondo sul monitor sapientemente pescato su internet.
Italiani bugiardi sulle vacanze: perchè non si racconta la verità
È ovvio che a molti l’idea faccia sorridere ma urge un’analisi di cosa spinga 3 su 10 a mentire su una cosa tanto futile come una vacanza.
«Perché mi vergognavo di dire dove sono stato realmente» è stata la risposta del 34%, seguita dal bisogno di impressionare colleghi, amici o familiari (28%), o il «Non volevo essere da meno degli altri» per il 14%.
E con le mete si spara alto. Le più gettonate finte destinazioni sono l’America (per il 33%), ma anche l’Asia per il 19%.
Posto dunque sono
Come dicevamo, l’Italiano si ingegna a confezionare le prove da postare sui social, per rendere più reale la menzogna, forse anche con se stessi. Ed è come se a contare non fossero tanto le esperienze di vita reale quanto quello che si fa credere agli altri, attraverso quello specchio distorto rappresentato dai più popolari social quali Instagram e Facebook.
Molti potrebbero pensare si tratti di una bugia innocente. È chiaro che non nuoce a nessuno, ma siamo sicuri che non sia nocivo il costo di dover reggere “il finto relax” derivato dai presunti 15 giorni in America con amici e colleghi? Non si può certo tornare al lavoro più stressati di prima dopo le ferie da sogno tanto ostentate. E qui la menzogna diventa un costo personale da reggere durante tutto l’anno e da dover affrontare con se stessi. Ma questo, di certo, non sarà postato.