Basta guardare una foto di un cane – di qualunque razza sia – assieme ad un bambino per comprendere la bellezza e l’importanza dell’incontro. In quel momento il cane sopporta i soprusi fatti delle mani non proprio delicate del bambino, si lascia tirare la coda e, nel frattempo, l’umano sorride felice.
Molti genitori sono restii nel far crescere i figli assieme ad un cane, un po’ per il grande ed innegabile impegno necessario nell’accudimento ma, soprattutto, per questioni igieniche rispetto al pelo o al fatto che sia quasi impossibile impedire ai figli di mettersi le mani in bocca. Tuttavia, ad un’attenta riflessione, risultano di gran lunga superiori i benefici che gli effetti collaterali rispetto all’avere un cane in casa.
Tanti benefici in un solo animale
Crescere con un amico a quattro zampe ha implicazioni positive a più livelli:
- Relazionale: interagire con l’animale fa comprendere il significato di accudimento di un altro essere vivente, consente di sperimentarsi in una relazione e insegna il senso di responsabilità;
- Educativo: insegna ad attendere i tempi dell’altro e ad avere pazienza, cosa non semplice da apprendere per i bambini;
- Empatico: I bambini che crescono con gli animali domestici sviluppano una maggiore capacità empatica, di leggere e comprendere le emozioni ed i comportamenti altrui, proprio perchè si allenano all’osservazione di un essere vivente ricco di bisogni psicofisici inesprimibili a parole;
- Fisico: in un’epoca storica in cui i bambini tendono ad essere sempre più sedentari ed il problema dell’obesità nella prima infanzia dilaga, il compagno a quattro zampe rappresenta un valido motivatore per svolgere movimento e attività fisica all’aria aperta. Inoltre, si evitano i rischi derivanti dall’essere sempre connessi.
Di certo l’adozione di un cucciolo non deve essere preso alla stregua dell’acquisto di un giocattolo nuovo; un essere vivente comporta enormi responsabilità nell’accudimento e impone che non possa essere abbandonato quando si è stanchi.
I genitori ovviamente, hanno il ruolo di far comprendere tutto ciò ai figli ed è un loro onere – se i bambini sono abbastanza grandi per capire – elencare tutti i “sacrifici” che dovranno fare per il cucciolo fino a farli riflettere per comprendere se siano disposti ad assumersi tale responsabilità prima di portarlo a casa.
Nel caso di bambini appena nati la scelta iniziale ovviamente, spetta ai genitori ma andranno comunque incontro al difficile ruolo di responsabilizzare il bambino in fase di crescita e, al contempo, di educare il cucciolo in un’ottica di reciproco rispetto.
Bambini e cani: la scelta dell’animale
Rispetto alla scelta dell’animale domestico è il cane a risultare il più adeguato per crescere assieme ai bambini grazie alle maggiori doti di comunicabilità che riesce a mettere in campo rispetto ad altri animali da compagnia.
È ovvio che sarebbe opportuno consultarsi con personale specializzato per capire quale razza o taglia possa meglio adattarsi alle condizioni familiari, valutando il tempo libero, gli spazi e l’età del bambino.