Il tablet in una mano, lo smartphone nell’altra. È questo, senza esagerare, il ritratto di bambini e ragazzi di oggi. Ma quanto è pericolosa questa situazione?
«Ce l’hanno tutti» rispondono i genitori che si affacciano all’acquisto di dispositivi all’avanguardia e sempre connessi a internet per i loro figli. E così i “Millennials” iniziano a navigare sempre più precocemente in un mare, anzi in un oceano, che non è certo privo di squali tra chat e social network senza filtri nè protezioni perché, anche quelli che esistono, spesso non vengono applicati.
I più piccoli di oggi rischiano di pagare a caro prezzo quel gap intergenerazionale tecnologico troppo ampio tra loro ed i genitori, affacciandosi al web come un tempo si scendeva nel cortile di casa. Ma ai trentenni di oggi si insegnava da piccoli a stare attenti ad attraversare la strada, a non allontanarsi e a non accettare caramelle dagli sconosciuti, mentre a quelli di oggi non si spiega che il fatto di essere seduti sul divano di casa con uno smartphone in mano significa esporsi a rischi ben maggiori che giocare sotto casa.
I dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza
Dalle ricerche emerge che il 60% dei genitori dei ragazzi tra gli 11-13 anni non controllano le attività web dei figli (percentuale che si impenna al 90% per i ragazzi dai 14 ai 19). E per controllo non si intende stringere “l’amicizia social” con i figli.
Basti pensare che il 14% degli adolescenti ha un profilo finto che quasi nessuno conosce, che utilizzano per addentrarsi nei meandri più nascosti della rete, dove non si è minimamente controllabili. Questo permette loro di sentirsi più liberi di accedere anche a contenuti inappropriati e a volte pericolosi, senza comprendere affatto i rischi che corrono.
Cosa fare
I genitori devono informarsi, non mettere la testa sotto la sabbia. La prima cosa da fare è riuscire ad avere adeguate conoscenze per poter controllare gli strumenti, comprendere i potenziali rischi del web e poi dialogare con i propri figli, spiegando come il controllo non sia sinonimo di mancanza di fiducia quanto di amore e protezione visti i numerosi pericoli diffusi on line. E bisogna anche imparare a dire no.